L’Australian Open si è appena concluso con la vittoria, ancora una volta, di Novak Đoković ed è tempo di bilanci su quelli che saranno i protagonisti del tennis mondiale nei prossimi mesi.
Cosa ci si dovrà aspettare durante le prossime competizioni? Riuscirà qualche promessa della cosiddetta Next Gen a strappare lo scettro agli irriducibili Roger, Rafa o Nole? Dobbiamo continuare ad aspettarci finali tra loro tre o c’è spazio per qualche nuovo giocatore? Di certo l’ennesima finale Nadal-Dokovic in uno Slam sottolinea la crisi di questa “nuova generazione” che è stata a lungo tanto sbandierata.
Per ora l’unico dei “Fantastici 4” che ha dovuto lasciare il mondo del tennis è stato Andy Murray costretto a ritirarsi a causa di un problema all’anca.
A parte lui, gli altri tre storici campioni non accennano a rinunciare, rendendo sempre più difficile il percorso delle nuove leve del tennis mondiale.
Va detto che, nonostante si sia più volte gridato ai prossimi campioni del futuro, la prima versione della Next Gen composta da Alex Zverev, Milos Raonic o Dimitrov (solo per citarne alcuni), ha deluso le aspettative.
Di fatto, a contendersi i titoli più prestigiosi, sono sempre il maiorchino, il serbo e lo svizzero.
Di fronte a questa crisi, l’ATP ha pensato ad un rinnovamento delle regole che sono state sperimentate durante le recenti Finals di Milano in cui si sono messi in mostra giovanissimi di grande potenzialità e talento, tra cui l’italiano Matteo Berrettini.
Un altro protagonista indiscusso della futura seconda generazione di Next Gen è il greco Stefanos Tsitsipas: grande talento, varietà di gioco, determinazione e viso d’angelo, Stefanos ha mandato in visibilio il palazzetto di Melbourne e si è imposto al grande pubblico con una prestazione incredibile contro il suo mito Roger Federer. Sicuramente, però, una rondine non fa primavera per cui si potrà parlare di “nuova generazione” solo quando questi tennisti emergenti riusciranno a vincere qualche Slam importante.
Altri giovani molto interessanti sono Borna Coric, Karen Khachanov, Taylor Fritz, Denis Shapovalov e Frances Tiafoe che potrebbero stupirci nei prossimi Master 500 e Master 1000 in attesa del Roland Garros di Giugno e di Wimbledon a Luglio.
Molto dipenderà anche dalla forma fisica con cui i campioni storici si presenteranno all’appuntamento con i prossimi SLAM. Sicuramente Nadal farà il possibile per ribadire il suo primato sulla terra di Parigi e Federer darà il massimo sull’erba di Wimbledon dove lo attende un altro possibile record è, forse, la sua ultima volta a Londra.
Tutto ciò senza contare Nole che è in una forma fisica talmente strepitosa che in campo non lascia spazio agli avversari. In più va ricordato che dietro l’angolo ci sono altri campioni storici come Juan Martin Del Potro (30 anni, attuale numero 4 del ranking mondiale), Kevin Anderson (32 anni, numero 5 del mondo), Kei Nishikori (29 anni, n. 7), John Isner (33 anni, n.9).
Insomma, per la Next Gen è davvero difficile farsi strada in questa schiera di trentenni fuoriclasse, tant’è che nella top dieci l’unico “giovane” è Alex Zverev che salta agli occhi con i suoi 21 anni.
Diverso il discorso nella seconda parte della classifica dove figurano tanti nuovi giocatori, tra cui due tennisti di appena 19 anni: il canadese Denis Shapovalov n.25 della classifica ATP e lo statunitense Alex de Minuar, attualmente 28 del mondo.