Confronto tra eSport e sport tradizionali

Negli ultimi anni si è sentito sempre più spesso parlare di “eSport”, ossia, letteralmente “sport elettronici”. Stiamo parlando di vere e proprie competizioni sportive basate sull’uso di videogiochi: singoli giocatori o team si sfidano a colpi di tastiera in competizioni e gare realizzate sia online che offline.

Forse non tutti sanno che gli eSport, da semplice svago per “nerd” sono diventati uno dei fenomeni più in voga degli ultimi tempi, tanto che le stesse società di betting si sono interessate a questo settore ed hanno iniziato ad introdurre le competizioni e i tornei di sport elettronici nei loro palinsesti.

Basta sfogliare il catalogo di qualsiasi grande operatore di betting e di scommesse sportive online per trovare puntate, statistiche e pronostici anche su alcuni degli eSport più famosi come LOL (League of Legend), DOTA e CS:GO.

Cosa sono gli eSport

Gli “esport” sono, come accennato, delle competizioni basate sull’uso di videogiochi. Questi tornei possono essere fatti sia online che offline.I compensi e i montepremi per i tornei internazionali di eSport sono paragonabili in tutto e per tutto a quelli di altri sport reali.

I protagonisti degli eSport, i cosiddetti “pro-gamer” o giocatori professionisti, godono di contratti milionari e hanno agenti, manager e vere e proprie società di sponsorizzazione.

Il fenomeno degli eSport è particolarmente diffuso in Cina, Corea, Giappone e negli Stati Uniti.

Alcuni paesi del Sud est Asiatico hanno perfino proposto di introdurre gli eSport nelle competizioni olimpiche, eguagliandoli a tutti gli effetti agli sport reali.

eSport VS Sport reali

Ma quali sono le affinità e quali le divergenze tra sport tradizionali ed eSport? E quali sono i pro e i contro di ciascuna tipologia di competizione?

Innanzitutto, come prima semplice e lampante risposta possiamo dire che gli sport reali implicano una preparazione atletica, una formazione tecnica e tattica e un equipaggiamento che non è richiesto per giocare agli eSport.

Secondo alcuni, queste caratteristiche renderebbero gli eSport molto più democratici ed egualitari rispetto alle discipline sportive tradizionali: basta una semplice tastiera per competere e non serve prendere lezioni, comprare attrezzature costose o viaggiare per fare i tornei.

Inoltre si può giocare e competere in qualsiasi tipo di sport virtuale ovunque ci si trovi e in qualunque momento si desideri.

Altro vantaggio degli eSport è quello di poter essere praticati da chiunque, al di là delle doti fisiche: si può far parte di una squadra di FIFA anche se non si hanno le giuste caratteristiche atletiche o i “piedi fatati”. Praticare e specializzarsi in un eSport è, inoltre, molto più economico che farlo in uno sport reale perchè non vanno sostenuti i costi per prendere lezioni, per acquistare l’attrezzatura o per viaggiare da una parte e all’altra del mondo.

Ovviamente, rispetto agli sport tradizionali, gli eSport non offrono ancora la stessa sensazione agonistica anche se le cose stanno progressivamente cambiando. Negli ultimi anni, infatti, sono stati organizzati dei tornei mondiali degli eSport più famosi le cui finali si sono tenute in veri e propri stadi o palazzetti sportivi con tanto di giudici, commentatori sportivi, giornalisti e presentatori.

Da poche centinaia di spettatori, si è passati a migliaia di persone, disposte a pagare un biglietto per assistere ai diversi tornei e alle diverse gare “dal vivo”. Una delle competizioni più seguite è quella del gioco LOL il cui montepremi annuo supera i 10 milioni di dollari.

Altro gioco multiplayer estremamente popolare è DOTA, di cui è stata rilasciata anche la release DOTA2.

Gli eSport hanno radicalmente cambiato il concetto stesso di competizione sportiva e hanno aperto nuovi scenari e nuove prospettive nel mondo del betting online e delle scommesse virtuali.

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